Zaza, dal no alla Samp alla sfida di Marassi: ma al Toro, per ora, lo spazio è poco

A Genova, contro la Sampdoria che lo ha inseguito in estate, Zaza potrebbe partire ancora dalla panchina: Mazzarri non cambia il suo Torino

Simone Zaza, per ora, è funambolo non tanto per le magie in campo, quanto piuttosto perché sospeso su un filo sottile: Mazzarri e Belotti ai due estremi, la voglia di conquistarsi il Torino tra le mani come asta da equilibrista. Rimanere in piedi è difficile, perché prima di tutto c’è da convincere WM a dargli fiducia e ad affiancarlo stabilmente al Gallo, poi c’è da non intaccare la sinergia di un duo – quello con Falque – che ha un’esperienza di convivenza decisamente maggiore. E’ dura la vita così. Il campo, intanto, dice che nell’undici titolare il centravanti di Policoro ha presenziato solamente in due occasioni (contro Napoli e Frosinone), per il resto altrettante panchine e tanti spezzoni, più o meno ampi.

Torino, per Zaza poco spazio con Mazzarri

Certo, di mezzo ci si è messo pure l’infortunio nella sosta per le Nazionali. Un duro colpo per lui, che già non era al meglio della forma. Un duro colpo soprattutto perché, contro i ciociari, Zaza aveva offerto la miglior prova dal suo arrivo in granata. Allora aveva giocato al fianco di Belotti, con il rientrante Falque relegato in panchina per 90’. Un unicum. Perché poi lo spagnolo è rientrato a Bologna con il botto, mettendo a segno un gol splendido, e si è ripreso la maglia da titolare.

Il bilancio, dopo dieci giornate, dice un gol (decisivo, sul campo del Chievo) e due assist: pochino, anche se i suoi compagni di reparto non hanno fatto molto di più. Il dilemma che avvolge Zaza, però, è ben più complesso. Perché in un 3-5-2, con Falque a disposizione, Mazzarri ha dimostrato di preferire il suo 14 all’ex Sassuolo. Senza troppi dubbi, per ora. O meglio, i dubbi a WM si palesano solo di fronte all’ipotesi tridente, ma ad oggi sono tutti in negativo: difficile, infatti, rinunciare già dal primo minuto ad un centrocampista con il rischio di mettere fuori equilibrio tutto il sistema.

Zaza prova a prendersi il Toro: alla festa del Club è scatenato

Intanto, Zaza sta provando a conquistarsi l’ambiente Toro, già positivamente colpito dalla sua garra. In settimana si è scatenato ad una festa di un Club dell’astigiano: un tentativo di inno, un “chi non salta bianconero è” partecipato con entusiasmo. Primi passi necessari per l’ambientamento, ma poco efficaci dal punto di vista tattico. Per quello si aspetta una nuova tappa, a Genova questa volta. A Marassi, contro quella Sampdoria che in estate lo aveva cercato e sembrava in procinto di prenderla prima di essere beffata sul gol proprio dal Torino, Zaza si prenderà bordate di fischi, non per il suo passato da ex, bensì per il grande rifiuto nell’ultimo giorno di mercato che lo portò in granata: benzina ulteriore per far vedere qualcosa in più, si augura Mazzarri.